CORONAVIRUS E AFFITTI UNIVERSITARI
Il coronavirus ha svuotato le città universitarie, determinando una situazione di boom di stanze sfitte.
Infatti, dopo anni in cui riuscire ad affittare una camera, nelle più importanti città italiane, è sempre stato oneroso e difficile, il 2020 vede un forte incremento nell’offerta, con picchi che arrivano al +290%.
La principale responsabilità di tale situazione è riconducibile all’emergenza coronavirus; l’offerta, quindi, supera di gran lunga la domanda di singole e doppie.
E’ quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it 1.
LE DICHIARAZIONI DI CARLO GIORDANO/IMMOBILIARE.IT
Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it, ha dichiarato a tal proposito «studenti e lavoratori che sceglievano soluzioni abitative transitorie, come quelle di una stanza singola o di un posto letto in una doppia, hanno preferito in molti casi abbandonare momentaneamente le città, in favore di spazi più ampi e di un risparmio sull’affitto…….Il mercato immobiliare è più lento rispetto ad altri nell’assorbire il contraccolpo di avvenimenti esterni, come il Covid-19, ed è troppo presto per dire se ci sarà un impatto anche sul prezzo delle stanze in affitto. L’analisi dimostra infatti una situazione di sostanziale stabilità dei costi di questa tipologia di locazioni che difficilmente registrano oscillazioni, in positivo o in negativo, superiori ai 10 punti percentuali».
I PREZZI NELLE VARIE CITTÀ
Milano è la città più cara in cui vivere da fuori sede, con 565 euro/ mese per la singola e 345 euro/mese per la doppia.
A Roma i costi sono inferiori; 438 euro/mese per una singola e 287 euro/mese per un posto in doppia.
Seguono Bologna e Firenze, poi Venezia, Napoli e Torino.
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